Issue 6, “Bisanzio narrazione di una civiltà colta”

“Nella certezza d’esser specchio fedele e perfetto dell’armonia celeste, Bisanzio ritenne suo preciso compito, nei secoli, di assicurare e perpetuare quell’ordine naturale di cui essa era la custode e che si identificava nell’Impero, nella sua guida, colui al quale Dio stesso aveva affidato la Sua autorità sulla cristianità intiera, l’Imperatore, nella fede cristiana. Un ordine universale, “esemplato sull’archetipo celeste”, afferma il Burgarella , da Dio voluto, fondamento del disegno divino e, come tale, all’umanità tutta imposto ed eterno, come eterno ed imperituro, perciò, l’Impero doveva essere. Un Impero, dunque, universale, e cristiano, e romano, in quanto unico legittimo erede della Roma dei Cesari, e tale visione è alla base del complesso e talora incredibile mondo bizantino, delle sue strutture politiche, religiose, sociali e culturali, fondate essenzialmente sul rispetto della taxis, l’ordine costituito. Il frutto di questa mentalità, ciò che venne generato da quella grande “realtà politica e culturale capace di rispondere e di adeguarsi alle mutevoli esigenze del Mediterraneo e dell’Europa centro-orientale” , fu quella mirabile realtà che definiamo civiltà bizantina, una realtà vasta, importante, che trascende i limiti temporali e spaziali dell’effettiva struttura politica di Bisanzio e che, seppure tuttora misconosciuta, ben pochi oramai tendono a svilire o considerare semplice appendice decadente di Roma, come, con grave danno alla veridicità storica, si tendeva troppo spesso a fare, dibattendosi tra imbarazzanti silenzi, mortificanti mistificazioni o aperta ostilità . Del resto il Lilie, quando sostiene che “il problema di fondo è che Bisanzio si sottrae, per molti aspetti, agli abituali modelli di spiegazione per la storia del Medioevo” , è portavoce di molti storici. “

Introduzione
di Nicola Bergamo

Prefazione 
di Sergio Berruti

Cultura e civiltà a Bisanzio
di Ezio Biuso Rizzo

I Rus’ a Costantinopoli nel X secolo:
la Via del Dnepr e la permanenza nella capitale.

di Giampiero Novello

Tra storia e teologia: l’Iconoclasmo 
del prof. Gaetano Passarelli

Il rapporto tra religione e civiltà a Bisanzio 
di Vito Sibilio

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